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Marzo 22, 2016

Effettuare la due diligence per proteggersi dal crescente problema della criminalità informatica in Australia

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Internet è una cosa meravigliosa. Ha collegato individui e aziende in tutto il pianeta, ha trasformato il modo in cui leggiamo, ascoltiamo musica, condividiamo informazioni e leggiamo le notizie, e ha persino reso possibile il pagamento online di beni e servizi in tutto il mondo. Tuttavia, ha anche dato a persone con intenzioni poco etiche il mezzo perfetto per essere completamente anonime, rendendole più difficili da rintracciare e trovare. Ciò significa che mentre le frodi nel mondo reale sono in calo, la criminalità informatica, in particolare le frodi, è salita alle stelle. Ecco cosa c’è da sapere al riguardo e come può essere utile il controllo di due diligence.

Fatti di frode online

Forse la cosa più difficile da prevenire nelle frodi online è che i truffatori non cercano più di spacciarsi per una persona fittizia (cosa che è diventata esponenzialmente più difficile), ma si sono rivolti al cosiddetto “identity takeover”, un tipo di frode in cui i criminali assumono semplicemente la personalità di una persona reale e chiedono credito a suo nome.

I beni e i servizi vengono acquistati a credito, ma vengono consegnati a una persona molto diversa da quella indicata sul contratto di credito, con conseguenti contestazioni.

Anche questo non è un problema da poco. In effetti, questo tipo di frode online rappresenta oggi fino al 50% dei casi di frode contro le banche, mentre i casi di frode nel mondo reale, in filiale, sono scesi ad appena il 23%. In altre parole, i casi di frode online, furto d’identità e altri crimini informatici legati alla concessione del credito sono più del doppio di quelli tradizionali.

Con la crescita dell’Internet of Things (IoT) e l’aumento delle opportunità per gli hacker di sfruttare piattaforme meno sicure per ottenere informazioni dagli utenti, è probabile che il volume di questo tipo di crimini informatici aumenti.

Prevenire l’acquisizione dell’identità

Se la vostra azienda estende il credito, stipula contratti online o effettua transazioni elettroniche in qualsiasi modo, dovete avere una strategia chiara e completa per il controllo di due diligence, per confermare che la persona con cui state effettuando la transazione è chi dice di essere.

I servizi di due diligence per questo tipo di situazione sono orientati a confermare che si sta trattando con la persona il cui nome è riportato sulla domanda, per garantire che a) hanno il diritto di firmare elettronicamente il contratto o l’accordo, e b) che il contratto sarà legalmente vincolante.

Naturalmente, se questi servizi di due diligence non vengono effettuati e i truffatori riescono a sfuggire alla rete, non c’è modo di ritenere responsabile la persona in questione quando decide di contestare gli addebiti, e si rischia di rimanere senza soldi. Peggio ancora, se non avete fatto un tentativo attivo di verificare a chi state estendendo il credito, le polizze assicurative aziendali probabilmente non vi copriranno per eventuali perdite.

Sapere con chi si ha a che fare

È spaventoso pensare che in questo momento ci siano migliaia di persone che chiedono attivamente credito a nome di qualcun altro, ma è esattamente quello che sta accadendo. Quindi, sia che abbiate richieste di credito o di contratto online, ora o in futuro, pensateci due volte e assicuratevi di effettuare i controlli di due diligence per sapere esattamente con chi avete a che fare e se sono chi dicono di essere.

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